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Negli ultimi anni, siamo stati bombardati da una pletora di parole d’ordine che promettono di salvare il nostro pianeta, i nostri portafogli e infine forse anche le nostre anime. Tra questi, la “finanza sostenibile” e le “economie circolari” sono diventate le ultime modalità nel mondo aziendale. Ma queste parole d’ordine sono così rivoluzionarie come affermano di essere, o sono soltanto un altro espediente di marketing per piazzare un consumatore sempre più eco-consapevole?
È doveroso partire dal concetto di finanza sostenibile. In buona sostanza, non è altro che la pratica di investire in progetti che promuovono la sostenibilità ambientale e sociale. L’idea è che investendo in tali progetti, si possa creare un futuro più sostenibile per il nostro pianeta, generando allo stesso tempo un ritorno finanziario per gli investitori. Tuttavia, questa è davvero una soluzione sostenibile?
La risposta è no, almeno non nella sua forma attuale. La finanza sostenibile è ancora fortemente dipendente dai sistemi finanziari tradizionali, che sono intrinsecamente insostenibili. L’attenzione ai rendimenti finanziari rispetto alla sostenibilità è una contraddizione diretta dei principi stessi della sostenibilità. Non possiamo continuare a dare priorità al profitto rispetto alla salute del pianeta ed al benessere dei suoi abitati. La finanza sostenibile deve innescare un meccanismo virtuoso di evoluzione passando dall’essere non solo una maggiore opportunità di investimento, quanto invece un approccio olistico che dia priorità alla sostenibilità e alla giustizia sociale rispetto ai rendimenti finanziari.
L’economia circolare
Ora, passiamo al concetto di economie circolari. L’idea è che progettando prodotti all’interno di sistemi di natura circolare, gli sprechi si contraggono e l’impatto sull’ambiente si riduce al minimo. Tuttavia, la realtà è diversa. L’economia circolare è ancora fortemente dipendente dall‘economia lineare, che è l’attuale sistema economico basato sull’estrazione, la produzione e il consumo di beni. Fino a quando non saremo in grado di affrancarci trasformando un’economia lineare in una circolare, il concetto stesso di economie circolari sarà complesso da raggiungere. Occorre inoltre garantire una reale trasparenza finanziaria. Sono necessari controlli ferrei sulla provenienza dei capitali investitiassicurando che non si tratti di mere operazioni speculative o che abbiano effetti negativi sull’ambiente e sulla società.
Così come sono ora, finanza sostenibile ed economie circolari sono realtà lodevoli, ma rischiano di non rappresentare ancora una soluzione sostenibile, ed è forte il timore di assistere all’ennesimo scontro tra le promesse di cambiamento e la realtà dei fatti.
Se giustamente interpretati, entrambi possono fungere da volano per l’adozione di nuovi modelli di economie, promuovendo la collaborazione tra settore pubblico e privato e favorendo il coinvolgimento e la sensibilizzazione della società civile, primo passo per un cambiamento reale.
Orario di pubblicazione: 23/11/2023 15:21
Ultimo aggiornamento: 23/11/2023 16:07
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