Link Building: una guida introduttiva

Condividi sui Canali Social

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Pocket
WhatsApp
link building

Forse hai incrociato questo concetto, forse ti è stato suggerito di praticare la costruzione di collegamenti per il tuo sito web, ma potrebbe essere che tu non abbia ben compreso di cosa si tratti.

Esploriamo insieme il concetto di link building, il suo processo e i punti chiave da tenere in considerazione per sviluppare una strategia efficace.

La link building, sia per siti di e-commerce, per generare contatti potenziali o per blog, riveste un ruolo di grande rilievo nelle attività di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). È un elemento essenziale di una strategia completa di ottimizzazione, ma va maneggiata con cura poiché può avere effetti sia positivi che negativi.

Se sei interessato a scoprire cosa sia la link building e a imparare, in pochi minuti, come metterla in pratica, sei capitato nel posto giusto.

Ti auguro una piacevole lettura!

La link building è una pratica comune nel campo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), che mira a aumentare il numero di collegamenti esterni (backlink) che puntano a un sito web. L’obiettivo principale è migliorare il posizionamento del sito nei risultati di ricerca dei motori.

La definizione di link building in termini più semplici è la “costruzione di link”. Questa attività è di fondamentale importanza per una strategia SEO completa ed è parte integrante dell’ottimizzazione Off Page.

La sua importanza deriva da una tappa chiave nel tempo, precisamente nel 2003. Quando Google fece la sua comparsa nel mondo dei motori di ricerca, i fondatori svilupparono l’algoritmo noto come “PageRank”. Questo algoritmo valutava il valore di una pagina web basandosi sui collegamenti ipertestuali tra le pagine, assegnando un punteggio numerico a ciascuna pagina dell’insieme in base ai link ricevuti e al valore delle pagine di origine dei link.

Per esemplificare, consideriamo due siti, “A” e “B”. Il PageRank di “A” sarà superiore a quello di “B” se riceve più collegamenti da siti autorevoli rispetto a “B”. Ma non solo, il punteggio PageRank di “A” sarà tanto più alto quanto più elevato sarà il PageRank dei siti che puntano a “A”.

Questo algoritmo, ancora attivo ad oggi, ha costituito il punto di partenza di Google ed è il pilastro fondamentale per determinare la posizione delle pagine nei risultati dei motori di ricerca (SERP).

Ottenere collegamenti esterni, preferibilmente da siti autorevoli, diventa quindi essenziale per aumentare il valore del proprio sito, poiché parte dell’autorevolezza dei siti di origine dei nostri backlink viene trasferita al nostro sito.

Tuttavia, occorre fare attenzione!

Ottenere link in modo naturale è l’ideale per migliorare la reputazione del nostro sito e la sua autorevolezza. Al contrario, acquistare o ottenere link in modo artificiale, considerato manipolativo dall’algoritmo di Google, può comportare delle penalizzazioni.

Citando le “Norme relative allo spam” consultabili su Google Search Central, Google afferma quanto segue riguardo ai link di spam:

“Google utilizza i link come un fattore importante per determinare la pertinenza delle pagine web. Tutti i link creati con lo scopo di manipolare i ranking nei risultati di ricerca di Google possono essere considerati link di spam. Ciò include qualsiasi comportamento che manipoli i link verso il tuo sito o i link in uscita dal tuo sito.”

In questa sezione delle linee guida contro lo spam, Google non solo avverte sulla pericolosità di creare collegamenti backlink falsi, ma sottolinea l’importanza dei link per il posizionamento nelle ricerche.

Abbiamo appena detto che, se viene effettuato un “acquisto” di link, Google vede le attività di link building come manipolative dell’algoritmo.

Vero! Quindi, siccome la link building non è una pratica ammessa da Google e non possiamo farla, aspettiamo pazientemente che i proprietari dei siti web del nostro settore parlino spontaneamente di noi.

Fine.

Effettivamente, ottenere link in modo naturale può essere piuttosto complesso, a meno che il nostro sito non sia un marchio noto, un istituto di ricerca o un attore importante nel nostro settore. Pertanto, diventa imprescindibile sviluppare una strategia di link building ben pianificata per colmare il vuoto di collegamenti in entrata verso il nostro sito e aumentare la presenza di link provenienti da altri siti web che parlano di noi.

Ma come fare? Questo processo richiede una pazienza incrollabile, un approccio studio e, soprattutto, una cautela attenta.

Le fasi fondamentali delle attività di link building includono:

  • Analisi
  • Ricerca
  • Valutazione
  • Trattativa


Prima di intraprendere le attività effettive di link building, l’analisi preliminare riveste un ruolo cruciale poiché ci permette di stabilire gli obiettivi da raggiungere e di identificare il tipo di link necessari per rendere il nostro sito competitivo o addirittura superiore rispetto ai concorrenti. Questa fase di analisi ci aiuta anche a pianificare le prossime azioni.

Supponendo che gli obiettivi del progetto siano chiari e che abbiamo valutato lo stato dell’indicizzazione e il posizionamento delle pagine, nonché le query per cui abbiamo ottimizzato il nostro sito e i nostri concorrenti, il primo aspetto su cui concentrarci è il gap dei link in entrata tra noi e i nostri rivali.

Per effettuare questa analisi, possiamo utilizzare strumenti come Ahrefs, che in pochi minuti ci fornirà dati preziosi sui domini che collegano il nostro sito rispetto ai competitor. Inoltre, ci offrirà una lista di domini che linkano i nostri concorrenti, ma che non puntano al nostro sito, rivelando potenziali opportunità per ampliare la nostra rete di backlink.

Da questa lista, e da una accurata analisi dei backlink dei competitor, è possibile intraprendere svariate riflessioni in merito a: 

  • anchor text 
  • quantità di backlink necessari 
  • tipologia di pagine linkate
  • tipo di contenuto nel quale è inserito il link


In questa fase di analisi e pianificazione iniziale, è essenziale comprendere l’importanza dell’autorevolezza di un sito quando si tratta di link building. Tuttavia, la pertinenza del sito è altrettanto cruciale.

Per esempio, supponiamo di fare link building per un sito e-commerce dedicato alla pesca sportiva. In questo caso, un link proveniente da un autorevole sito di recensioni di pneumatici non sarebbe particolarmente rilevante o utile.

Sarebbe invece più vantaggioso ottenere un link da un blog dedicato alla pesca sportiva o da un sito più generale con una sezione specifica sulle attività all’aperto o consigli per acquisti inerenti alla pesca.

Il valore di un link dipende non solo dalla forza del dominio di provenienza, ma soprattutto dalla sua correlazione con l’argomento del nostro sito.

In generale, miriamo a ottenere link da siti autorevoli, ma è fondamentale che siano anche strettamente legati all’argomento del nostro sito.

Una volta completata questa fase di analisi, avremo un’idea più chiara e saremo pronti, basandoci sulle necessità del nostro sito e la comprensione dei nostri concorrenti, per passare alla “fase due” del lavoro di link building, ovvero la ricerca dei link.

Una parte della ricerca è stata già completata durante l’analisi dei concorrenti, quando abbiamo individuato i domini che linkano ai concorrenti ma non al nostro sito. Tuttavia, il lavoro non si esaurisce qui. Il nostro obiettivo non è semplicemente eguagliare i concorrenti, ma piuttosto superarli in termini di posizionamento e autorevolezza, se possibile.

Dove possiamo cercare altri siti da cui ottenere link?

Esistono vari metodi per trovare backlink. Oltre a quello appena menzionato, due dei più popolari sono i seguenti:

Dato che abbiamo già ottimizzato le pagine del nostro sito, siamo in grado di identificare i contesti in cui possiamo individuare siti pertinenti al nostro settore, dai quali potremmo ottenere link di alta qualità. Ad esempio, blog specializzati nel nostro campo, testate giornalistiche focalizzate sull’argomento o siti web più generalisti che contengono sezioni dedicate al nostro settore. Questi siti, blog e testate rappresentano un ottimo punto di partenza per creare una lista di potenziali siti a cui potremmo chiedere di inserire un link verso di noi.

Per scoprire nuove idee di siti web che potrebbero linkarci, basterà effettuare una ricerca su Google utilizzando query adeguate. Il numero di siti web che potrebbero fornirci backlink validi, a meno che operiamo in una nicchia di mercato estremamente ristretta, sarà probabilmente maggiore di quanto ci si possa aspettare.

Su Facebook esistono svariati gruppi nei quali è possibile cercare link. 

Basterà effettuare una ricerca per la chiave “link building” o “guest post” e non saranno pochi i risultati di gruppi dedicati alla ricerca e alla fornitura di link.

Specialmente quando si utilizza questo secondo metodo (ma in ogni caso è sempre necessario effettuare questo passaggio), occorre saper valutare un sito, al fine di decidere se il link vale la pena.

Esistono diversi strumenti che servono allo scopo. Tra questi troviamo:

  • SEOZoom
  • Ahfref
  • MajesticSEO

In ogni caso, ognuno di questi strumenti fornisce stime sulla qualità e quantità dei backlink.

È altrettanto importante ottenere informazioni sul traffico del sito web in analisi tramite strumenti come SEOZoom o SimilarWeb.

Quanto traffico riceve il sito dai risultati organici? Con quali parole chiave si posiziona?

Queste parole chiave sono simili a quelle per cui desidero posizionare il mio sito?

Dovresti prestare sempre molta attenzione alle fonti di traffico e analizzare se i dati hanno senso.

Se un sito ha un traffico di ricerca molto basso, si posiziona per parole chiave non rilevanti per il tuo settore, o sta subendo un calo significativo del traffico, ciò dovrebbe suscitare dei dubbi.

Se un sito web da cui vorresti ottenere un backlink ha avuto aumenti o diminuzioni repentine nel traffico organico o nei backlink in entrata, è meglio essere cauti e valutare attentamente la situazione. Spesso (se non sempre), è facile incappare in siti web con un passato dubioso, i cui link in uscita potrebbero nuocere al nostro sito target dei backlink.

Trattativa

Una volta individuati i siti interessanti per ricevere link, invia loro un messaggio personalizzato.

Per risparmiare tempo, è possibile utilizzare un “template” di email predefinito, da adattare in base al tipo di sito web a cui è destinato.

Potresti chiedere a un blogger di inserire un link di approfondimento (un collegamento diretto al nostro sito) all’interno di un articolo già pubblicato, oppure proporre una collaborazione di guest blogging. In alternativa, potresti inviare direttamente a una testata giornalistica un comunicato stampa riguardante un’interessante iniziativa o un evento in cui la nostra azienda è coinvolta.

Gli effetti di queste operazioni sono reciproci, poiché otterremo un link per il nostro sito, mentre il sito o il blog ospitante riceverà un nuovo contenuto inedito o uno spunto interessante per un nuovo articolo.

Tuttavia, nel caso in cui ricevessimo richieste di pagamento o venissimo contattati da venditori di link, dobbiamo tenere a mente ciò che Google afferma riguardo all’acquisto di link e agire con la giusta cautela.

Una volta terminate le fasi di ricerca e di contatto dei potenziali “ospiti” dei nostri backlink, è necessario pianificare le attività al fine di escludere il più possibile i rischi derivanti dalle attività di link building.

Ricordiamo sempre un punto fondamentale: la link building non è una attività permessa da Google.

Come possiamo garantire che i backlink, che derivano da analisi, ricerche e contatti, appaiano “naturali”?

La parola chiave è: cautela.

Dobbiamo prendere in considerazione uno dei maggiori timori del mondo SEO: Penguin, l’algoritmo che dal 2012 esamina il web alla ricerca di link innaturali o ottenuti a pagamento, con l’intento di penalizzare coloro che adottano pratiche scorrette.

La menzione di questo temuto algoritmo anti-spam dovrebbe evidenziare la necessità di agire con cautela, come accennato in precedenza.

Per evitare penalizzazioni algoritmiche o manuali (sì, esiste un team di esperti dedicati alla rilevazione di link spam), i backlink verso il nostro sito devono apparire il più naturali possibile. Ciò riguarda la frequenza con cui arrivano, le anchor text utilizzate e la qualità dei siti da cui provengono.

Esamineremo più dettagliatamente questi punti per ottenere una maggiore comprensione della questione.

È normale che arrivino esattamente 5 link al mio sito ogni mese? Assolutamente no, così come non è naturale che i backlink diretti alle pagine del sito seguano un modello predefinito.

Rompere con i modelli di ricezione dei backlink è sicuramente un buon punto di partenza per evitare penalizzazioni.

Come usare le Anchor Text?

Diversificare le anchor text dei backlink che puntano alle pagine del sito è un’ottima strategia, poiché comporta numerosi vantaggi. Non è naturale, infatti, che ogni link diretto al mio sito (ad esempio, un e-commerce di scarpe) abbia la stessa anchor text, come ad esempio “scarpe rosse in vendita online”. Essere in grado di variare le anchor text in base alle pagine di destinazione e agli obiettivi di posizionamento è un potente strumento a disposizione di un SEO durante le attività di link building.

Nel mondo offline, quando parliamo di una città, ci riferiamo all’intera città come un’entità o menzioniamo specifiche vie, monumenti, punti di interesse e così via.

Nel contesto online, è simile: ogni backlink diretto al mio sito dovrebbe puntare solo a una singola pagina? Assolutamente no, a meno che il mio sito non sia composto da una sola pagina.

È importante variare le pagine di destinazione dei backlink, in base alle esigenze SEO delle diverse sezioni del sito e regolare il flusso di link in entrata verso tali pagine. Questo rappresenta un altro elemento fondamentale di una strategia di link building ben strutturata.

Valutare attentamente la qualità di un sito da cui desideriamo ottenere un backlink è essenziale, ma sarebbe poco realistico aspettarsi che solo siti altamente autorevoli linkino al nostro sito web. Nel mondo online, come in qualsiasi altra situazione, non possiamo controllare chi parlerà di noi, e quindi, nel contesto della link building, è necessario riconoscere che il nostro profilo di backlink sarà influenzato da diverse fonti, anche meno autorevoli.

Tuttavia, evitare siti chiaramente spam, PBN di bassa qualità e siti che fungono semplicemente da raccolta di backlink ci aiuterà a strutturare una strategia di link building efficace e funzionale, cercando di replicare un processo di acquisizione di backlink più naturale possibile.

Se pensavi che le attività di link building si concludessero con la pubblicazione di un articolo contenente il link o l’inserimento del link in un articolo già online, purtroppo devo comunicarti che ci sono cattive notizie.

Come per qualsiasi altra attività SEO, anche nella link building è essenziale monitorare il lavoro svolto, il suo mantenimento nel tempo e, cosa importante, valutare i possibili effetti positivi o negativi nel corso del tempo.

Organizzare un file di monitoraggio o utilizzare uno strumento apposito (come il link monitor di SeoZoom) per verificare costantemente la presenza online dei link acquisiti o acquistati è una decisione sagace. Rimanere informati su quando un link viene rimosso, quando un dominio che ospitava un backlink non è più attivo, o quando l’URL contenente il nostro link subisce modifiche, ci consente di avere un controllo preciso sui link che puntano al nostro sito.

Mantenere un elenco aggiornato sia delle anchor text utilizzate per linkarci che degli URL delle pagine linkate rappresenta un elemento cruciale, soprattutto durante la fase di pianificazione della link building e dell’analisi del progetto. Questo fornisce una solida base di partenza per nuove strategie o eventuali correzioni delle strategie esistenti.

Tenere traccia dei link acquisiti nel tempo e assegnare a ognuno di essi una data di acquisizione consentirà, inoltre, di ottenere un feedback diretto sul rapporto tra i backlink ricevuti e la crescita (o il calo) della pagina linkata nelle SERP. Questo feedback è prezioso per valutare l’efficacia delle azioni di link building e apportare eventuali modifiche per ottenere risultati migliori.

Conclusioni

Come hai giustamente notato, la link building è un’attività complessa che richiede tempo e sforzo. Tuttavia, quando utilizzata correttamente, è un’arma potente per migliorare il posizionamento e la visibilità di un sito web.

Le attività di ricerca, analisi, selezione e acquisizione dei backlink possono richiedere uno sforzo significativo, ma rappresentano un investimento prezioso per il successo a lungo termine di un progetto SEO stabile e duraturo.

Contattaci, siamo qui per aiutarti a trovare la migliore soluzione per le tue esigenze di link building e, in generale, di Digital Marketing.

Grazie a te per il tuo tempo 😉

Altri Articoli

I Partner

Per il tuo network, sfrutta i nostri partner di fiducia, pubblica e gestisci i tuoi backlink seo.

Su Bannersites.com metti la tua pubblicità a costi bassissimi.

Tramite Seolink.online potrai accedere e gestire i tuoi annunci per pubblicare contenuti sul tuo sito web.

La lista completa per i guest post.

Cryptonew.life (notizie di Crypto valute)

Lifebusiness.io (business e lifestyle)

Newsmediabusiness.com (business e opportunità)

Marketingcollaborativo.com (marketing e digital)

Europaweb.net (generalista)

Roadtorichness.com (business)

Bollettazero.life (efficentamento energetico)

Gianlucapalermi.com (business)

Lotteriadelmarketing.com (marketing)

Immobiliaredigitale.com (mercato immobiliare)

Freedombusinesslife.com (business)

Ilgestionale.net (tecnologia)

Toptool.one (software)

Imprenditoreautomatico.com (business)

Myeternity.life (benessere e lifestyle)

Viaggiare.gratis (viaggi e mete da sogno)

 
Trustpilot

EHI! C'è un Bonus per te

× Collaboriamo?