Chiara Ferragni. La sua posizione si sta aggravando

Chiara Ferragni

Si aggrava la posizione di Chiara Ferragni nel caso Balocco-gate. Nell’indagine avviata dalle autorità di Milano per far luce sulla sponsorizzazione del pandoro “Pink Christmas” – che è costata all’imprenditrice digitale una multa di 1 milione di euro e all’azienda dolciaria che ha prodotto il dolce “Pink Christmas” una multa di 420.000 euro – si starebbe configurando l’ipotesi di reato di frode anziché quella di frode in commercio.

In queste ore, i magistrati milanesi dovranno valutare il fascicolo – ancora a carico di ignoti e senza un titolo penale – sulla base della prima annotazione della Guardia di Finanza, che valuta, in particolare, alcune e-mail già acquisite dalle autorità, scambiate per pianificare la campagna promozionale del pandoro.

L’attività dei procuratori milanesi riguarda anche la vicenda dell’uovo di Pasqua di Dolci Preziosi. Saranno inoltre esaminati casi simili, tra cui il caso della bambola Trudi del 2019.

A circa un mese dallo scoppio del caso, si contano i primi contraccolpi sull’impero creato dall’influencer, con la fuga di Safilo, che prima di Natale ha annullato l’accordo di licenza per la produzione di occhiali a marchio Chiara Ferragni firmato nel 2021, e il passo indietro di Coca-Cola, che ha congelato lo spot pubblicitario con l’imprenditrice pronto a essere trasmesso a fine gennaio 2024, poco prima del prossimo Festival di Sanremo.

Vediamo cosa decideranno le altre aziende con collaborazioni in corso con Ferragni, tra cui Monnalisa, che ha firmato un accordo di licenza pluriennale nel 2020.

È prevista una riunione del consiglio per decidere cosa fare questa settimana, durante la quale sarà discusso il licensing della collezione di abbigliamento per bambini disegnata da Ferragni.

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