La comunicazione social apre a moltissime possibilità, una di queste è l’instant marketing. Detta anche real-time marketing, è una strategia molto utilizzata tanto dai grandi brand, quanto dalle pagine business con un seguito modesto. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Ricordate, qualche mese fa, il proliferare di post che ricordavano l’opera Comedian di Maurizio Cattelan (per intenderci: la banana fissata al muro con del nastro isolante)? Bene, quello è instant marketing. è la capacità di sfruttare una big news, la notizia del momento, per fare una comunicazione intelligente, sagace (spesso politicamente scorretta) e beneficiare della grande visibilià che ne deriva.
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ABC dell’instant marketing
Alcune indicazioni sono necessarie per fare instant marketing in modo oculato e non rischiare di scivolare su una buccia di banana. Ogni notizia che ha grande risonanza può essere una buona occasione per farsi notare sui social, ma attenzione a non trasformare gli epic win in epic fail!
Focus sul newsjacking
In cosa consiste il newsjacking? Significa stare sempre attenti, cercando di carpire il sentiment della rete davanti alle notizie del giorno e inserirsi nel flusso di comunicazione. Potenzialmente, ogni opinione, meme, dichiarazione o anniversario possono trasformarsi in bombe mediatiche. Avere un occhio puntato su quello che i social “covano” e riuscire a tenere sotto controllo tutte le “wave” più significative può essere un vantaggio non indifferente.
– tempo + visibilità = instant marketing epic win
L’immediatezza è un valore indispensabile quando si tratta di notizie estemporanee. La notizia “fresca” ha certamente un’eco più ampia e può raggiungere molti utenti. Al contrario, provare a far leva su un episodio di grande rilevanza, ma già passato, rischia di risultare stantio. Inoltre, si rischia di non avere la giusta risonanza, semplicemente perchè, nel frattempo gli utenti hanno dimenticato il fatto in questione o è stato talmente tanto al centro dell’opinione pubblica, da non generare più interesse.
Politicamente scorretto: sì o no?
Lo humour a tutti i costi ha i suoi risvolti negativi. Ad esempio, può essere controproducente decidere di fare instant marketing con notizie di cronaca nera. Incidenti, catastrofi, stragi e cataclismi, forse, hanno bisogno di essere trattati con rispetto e dolore, soprattutto nelle ore immediatamente successive. Il black humour rischia di generare l’effetto boomerang per il social media manager che decide di fare ironia a tutti i costi.
Be instant, be catchy
Il segreto del post basato sull’instant marketing risiede nella sua efficacia e, dunque, nella sua immediatezza. Un post con un messaggio che arriva subito al pubblico ha più possibilità di diventare virale ed essere ricondiviso: dunque, di cogliere nel segno. E’ preferibile, per questo motivo, puntare tutto sulla parte visual. Scegliere un testo brevissimo a corredo di un’immagine già eloquente, nella maggior parte dei casi, è la scelta più indovinata.
Il visual ideale
Grafica minimal e un’area ristretta per non dare distrazioni all’occhio dell’utente sono gli elementi di base. Andare dritti al punto significa anche questo: evitare divagazioni e dettagli sovrabbondanti, per far concentrare il lettore. Al centro dell’immagine, è opportuno mettere l’oggetto protagonista della vicenda virale. In assenza di un oggetto fisico da riproporre, un rimando alle parole chiave può essere utile. Si può sfruttare di tutto: significati multipli di una parola, metafore e i più fantasiosi giochi di parole. L’importante è saper attirare l’attenzione degli utenti e solleticare la loro immaginazione con un ping pong di spunti e rimandi.
Esempi vincenti si sono visti lo scorso gennaio, quando da Buckingham Palace è arrivata la notizia ufficiale che Harry e Megan avrebbero rinunciato allo status di “loro altezze”. In particolare, Ceres (che, insieme a Taffo, ha fatto dell’instant marketing la sua cifra stilistica) e Ikea hanno saputo giocare molto bene le carte a loro disposizione. In nessuno dei due post compaiono fisicamente i reali inglesi, ma la prima azienda ha giocato con la polisemia tra corona (intesa come reali britannici) e Corona (brand concorrente), mentre il colosso svedese ha messo in primo piano uno scatolone, emblema dei traslochi, alludendo a un imminente abbandono di Buckingham Palace da parte dei giovani coniugi.
Gli esempi potrebbero essere centinaia, tra quelli più di successo e quelli che hanno fatto parlare di sì in accezione negativa. Il Super Bowl, il finale di stagione di “Game of Thrones”, il Pride, Sanremo e, ultimo solo in ordine di tempo, il Coronavirus. L’instant marketing può essere l’arma giusta per far conoscere un brand e venire apprezzati da un pubblico maggiore: basta sapere con certezza quali passi fare.
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