Dopo avervi raccontato le origini di internet, iniziamo un viaggio appassionante alla scoperta della storia dei social. Nelle “precedenti puntate” ci siamo destreggiati tra i primi domini web, la prima mail inviata e tutte quei pilastri degli albori internet. Attività naturali e quotidiane (come inviare una nota audio Whatsapp, ad esempio) sono possibili, oggi, grazie a questa evoluzione dei mezzi di comunicazione e delle tecnologie. Oggi, potremmo sorridere pensando ai primi computer o all’aspetto e alla navigabilità di alcuni siti, certo. Ma è necessario riconoscere che hanno gettato le basi per una tecnologia sempre più user-friendly e smart.
Internet & social
Infatti, se i nomi dei protagonisti di “quella” era, come Ray Tomlinson o Scott Fahlman, possono risultare poco familiari, di certo non si può dire per altrettanto per i nomi legati alla nascita dei social. Mark Zuckerberg è solo il capofila dei nuovi multimilionari che hanno legato il proprio nome a un social network. Ma prima che Facebook, Instagram e Twitter diventassero i punti di riferimento che sono oggi, qual’è stato il loro esordio?
Accadde in un campus…
Con quale post si sono affacciati i fondatori, in un periodo in cui era anche il concetto di network online era in divenire? Pensiamo a Facebook, ad esempio. Il social più popolare al mondo è nato nel 2004, in un contesto già fortemente caratterizzato dalla presenza del web. certo, non in modo così pervasivo come siamo abituati a pensare oggi, ma a inizi Duemila erano ben più di 50 milioni i siti web attivi.
Alzi la mano chi non si vergogna dei post pubblicati dieci anni fa! In molti casi si tratta di contenuti inconsistenti, frasi senza troppo senso, lanciate sul social nella sua fase embrionale o poco dopo. Molti di noi si saranno iscritti affacciati sui social quando c’era ancora una visione poco dinamica e scarsamente interattiva. Certo, si poteva creare la propria rete di contatti, ma non era possibile taggare un proprio contatto in un commento, ad esempio. Col senno di poi, una vittima di queste imperfezioni del social è stato lo stesso Zuckerberg. Il suo primo post? “It’s pretty crazy how young we all look, especially Dustin” e una foto di tre liceali dalle espressioni non particolarmente brillanti.
Il primo cinguettio
I primi post della storia dei social sono diventati celebri per essere stati pionieri di un nuovo modo di comunicare, ma in molti casi si tratta di pubblicazioni dal contenuto banale, a volte addirittura si tratta di “comunicazioni di servizio”. E’ il caso di Twitter, che vide il suo primo cinguettio il 21 marzo 2006, quando il suo fondatore, Jack Dorsey, scrisse “just setting up my twttr”. Un tweet che, ancora oggi, a distanza di 14 anni, riscuote molto successo, al punto da meritare centinaia di commenti ogni anno.
Foto, video e… animali!
Allo stesso modo a Kevin Systrom, il co-fondatore di Instagram, il social in cui l’immagine è tutto, non può rivendicare con vanto il suo post d’esordio del 2010. Cosa rappresentava? Nell’inquadratura rientravano il cane di Systrom e un piede!
Il primo video pubblicato su YouTube, invece, risale al 2005 e si intitola “Me at the zoo”. E’ il ricordo di una gita allo zoo di San Diego, in cui il co-fondatore Jawed Karim saluta la telecamera. Il video dura 18 secondi e, ad oggi, vanta quasi 120 milioni di views.
L’approdo ai “nuovi” social
In un’epoca in cui lo scroll fa parte della nostra quotidianità e i contenuti gareggiano per attrarre l’attenzione, non possiamo che constatare come questi media si siano evoluti. La storia dei social ci insegna che sono bastati dieci anni a modificare il linguaggio e il modo in cui gli utenti si pongono sui social e vedere questa carrellata di post fa toccare con mano la differenza.
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