Rapporto sulla salute futura: Opinione degli esperti sulle terapie digitali

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Rapporto sulla salute futura: Opinione degli esperti sulle terapie digitali


Healthware Group ha pubblicato il rapporto di opinione degli esperti “Terapeutici digitali per migliorare i percorsi di cura della depressione nel servizio sanitario nazionale: proposte degli esperti per l’Italia”.[1]

Il documento descrive cinque proposte di esperti e un possibile processo clinico-organizzativo per l’integrazione delle terapie digitali (DTx) nei percorsi di cura della depressione nel Servizio sanitario nazionale italiano, formulate da un panel multistakeholder coordinato da Alberta M.C. Spreafico, Global Head of Digital Health & Innovation di Healthware Group, e Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena.

Tenendo conto dei bisogni insoddisfatti e delle recenti raccomandazioni scientifiche basate sull’evidenza per il trattamento della depressione, il rapporto propone di integrare la DTx in modo da migliorare l’assistenza ordinaria nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per la depressione lieve, moderata e grave, nonché per la prevenzione delle ricadute e la gestione della depressione sottosoglia.

Gli esperti hanno anche analizzato il caso di studio di un DTx indicato per il trattamento della depressione unipolare o dei disturbi depressivi (deprexis®)., già accessibile e rimborsato in altri Paesi europei e supportato da consistenti evidenze cliniche (12 studi randomizzati e controllati e una meta-analisi che ha coinvolto oltre 2.900 pazienti).[2]

Il documento di expert opinion intende contribuire all’attuale dibattito istituzionale, scientifico e culturale sulla trasformazione digitale della salute in Italia, un Paese in cui i disturbi della salute mentale sono la quinta causa di Disability Adjusted Life Years (anni di vita aggiustati per disabilità). [3] e rappresentano costi diretti e indiretti che superano il 3% del PIL.[4] La depressione è il disturbo mentale più comune in Italia, con oltre 3 milioni di persone che soffrono di sintomi depressivi. [5] e con tassi di prevalenza in aumento a causa della pandemia COVID-19.[6]

Nonostante il significativo impatto sanitario e socioeconomico della depressione, persistono numerosi bisogni insoddisfatti nei vari percorsi di cura e i servizi dedicati rimangono sottofinanziati all’interno del SSN. Solo l’8% dei pazienti che accedono ai servizi pubblici di salute mentale beneficia della psicoterapia,[7] , sebbene sia tra i trattamenti di prima linea per la depressione.[8]

Si stima che il SSN possa rispondere solo al 20% del bisogno di psicoterapia per ansia e depressione.[9] Esistono inoltre sfide e lacune nel fornire: assistenza continua e integrata; sostenere i pazienti verso una graduale autonomia, responsabilizzazione e recupero; monitorare e intervenire tempestivamente in caso di ricadute.

In questo contesto, i DTx che forniscono ai pazienti interventi terapeutici basati su prove di efficacia – guidati da programmi software di alta qualità – per trattare, gestire o prevenire una malattia o un disturbo, rappresentano un’opportunità per integrare e migliorare i percorsi di cura, consentendo modelli di assistenza più efficaci, personalizzati, integrati e basati sulla prossimità, in linea con le priorità delineate dal recente Global Mental Health Summit e dal National Recovery and Resilience Plan (PNRR). In particolare, la loro integrazione sistemica potrebbe aumentare efficacemente l’accessibilità a interventi psicoterapeutici convalidati in modo scalabile.

“Le terapie digitali sono uno strumento importante per migliorare l’accesso alle cure specialistiche, ridurre i tempi di attesa e superare la riluttanza a rivolgersi ai Servizi di Salute Mentale, soprattutto tra le popolazioni più giovani”, ha dichiarato Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Modena. “La comprovata efficacia clinica del loro utilizzo per i disturbi depressivi e d’ansia ne suggerisce l’inserimento nell’offerta del servizio sanitario pubblico”.

Il rapporto, attualmente in corso di pubblicazione su un’autorevole rivista scientifica, può informare studi e raccomandazioni locali, evidenziando la necessità di consentire, da un punto di vista scientifico, normativo, culturale e strutturale, l’integrazione sistemica dei DTx per migliorare i percorsi di cura della depressione nel contesto del SSN italiano.

Si conferma inoltre la necessità per l’Italia di definire criteri di valutazione, accesso e rimborso per i DTx. Un numero crescente di Paesi europei ha sviluppato percorsi e processi normativi per consentire l’accesso e l’adozione dei DTx. In Germania, ad esempio, sono attualmente rimborsate 45 applicazioni di salute digitale, 22 delle quali indicate per il trattamento dei disturbi mentali.[10]

“È sempre più riconosciuto che le innovazioni in materia di salute digitale possono aiutare il SSN a rispondere ai crescenti bisogni di salute della popolazione, consentendo nuove possibilità terapeutiche e modelli di assistenza incentrati sulla persona”, ha dichiarato Alberta Spreafico, responsabile globale di Digital Health and Innovation di Healthware Group. “Alla luce delle evidenze di supporto, dei potenziali benefici e dei rimborsi riconosciuti ai DTx in un numero crescente di Paesi, diventa importante anche per l’Italia definire criteri di valutazione, modalità di accesso e processi organizzativi per consentirne un’adeguata, equa e tempestiva integrazione nel contesto del SSN”.

Il rapporto è il risultato dell’iniziativa “Digitally Enhanced Pathway Program (DEEP): Integrating Digital Therapeutics in the Depression Care Pathway in Italy”, realizzata da Healthware Group con il supporto non condizionato di Terapia digitale Ethypharm. È stato sviluppato da un gruppo di esperti multi-stakeholder composto da:

Spreafico, Alberta M.C. – Global Head of Digital Health & Innovation, Healthware Group; Membro del Comitato Scientifico, Associazione Scientifica per la Sanità Digitale (ASSD);

Starace, Fabrizio* – Direttore, Dipartimento di Salute Mentale, AUSL di Modena;

De Lorenzo, Valerio* – Membro del Comitato Direttivo Nazionale, Associazione Italiana Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica (AITERP), Associazione Scientifica per la Sanità Digitale (ASSD);

Gussoni, Gualberto – Direttore scientifico, Centro di ricerca FADOI, Coordinatore del progetto DTx an Opportunity for Italy (DTxITA);

Macchia, Paolo – Presidente dell’Associazione dei pazienti in salute mentale (Rete Utenti Salute Mentale Lombardia OdV);

Mennini, Francesco Saverio – Direttore di ricerca, EEHTA – CEIS, Facoltà di Economia, Università di Roma Tor Vergata, Presidente della Società Italiana di Health Technology Assessment (SIHTA);

Monzani, Emiliano Luigi* – Direttore, Dipartimento di Salute Mentale, ASST Bergamo Ovest;

Moro, Cesare Giovanni* – Coordinatore Infermieristico, Servizi Assistenziali di Comunità, Dipartimento di Salute Mentale, ASST Bergamo Ovest;

Nicolò, Giuseppe* – Direttore, Dipartimento di Salute Mentale, ASL 5, Roma;

Politi, Alessandro* – Segretario Generale Milano, Congresso Società Italiana di Medicina Generale (SIMG);

Raimondi, Gabriele* – Psicologo Psicoterapeuta;

Serio, Giorgio* – Ex Direttore, Dipartimento di Salute Mentale, ASP Palermo.

[*Clinical-scientific expert healthcare providers with consensus voting power]

“Terapeutica digitale per migliorare i percorsi di cura della depressione nel Servizio Sanitario Nazionale: proposte di esperti per l’Italia” è accessibile QUI.

Riferimenti

[1] Spreafico A., Starace F. et. al. Expert Opinion “Digital Therapeutics to enhance the care pathways for depression across the national health service: expert proposals for Italy”. Marzo 2023. Milano: Healthware Group.

[2] Twomey, C., O’Reilly, G., Bültmann, O. & Meyer, B. Efficacia di un intervento personalizzato e integrativo su Internet (deprexis) per la depressione: Metanalisi aggiornata. PLoS One 15, (2020).

[3]Rete collaborativa per l’onere globale delle malattie. Global Burden of Disease Study 2019 (GBD 2019) Tabella della vita di riferimento. (2021).

[4]OCSE/UE. Salute a colpo d’occhio: Europe 2018. doi:10.1787/health_glance_eur-2018-it.

[5]Istituto Superiore di Sanità – EpiCentro. Sorveglianza PASSI 2020-2021. Data di accesso: 22/12/2022 https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/depressione#dati.

[6] OCSE. Salute in sintesi: Europa 2022. (OCSE, 2022). doi:10.1787/507433b0-e

[7] Barbato, A. et al. Le persone con disturbo bipolare hanno accesso ai trattamenti psicosociali? Un’indagine in Italia. International Journal of Social Psychiatry 62, 334-344 (2016).

[8] National Institute for Health and Care Excellence. Depressione negli adulti: trattamento e gestione. www.nice.org.uk/guidance/ng222 (2022).

[9] Istituto Superiore di Sanità. Consensus Conference sulle terapie psicologiche per ansia e depressione. (2022)

[10] Elenco Bfarm. Data di accesso: 27/03/2023 https://diga.bfarm.de/de/verzeichnis.



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